Movimento a volute – la scrivania che danza

Questa opera rientra in stile tardo barocco, ricorda infatti capolavori realizzati a fine seicento con qualche forma più esile che ricorda già il settecento; rappresenta in toto la capacità dell’ornato di porre qualsiasi opera in una condizione di movimento. Le sottili gambe alleggeriscono il piano voluminoso, in una commistione di sobria eleganza e voluminoso sfarzo.

La scrivania è realizzata interamente in noce; osservando la parte frontale potrebbe sembrare un tavolo, sono invece i cassetti sul retro a caratterizzarla.

Nella parte soprastante, motivi floreali tutti diversi fra loro sono combinati in perfetta armonia di linea e volume.

Sul piano invece (realizzato in radica di noce) vi è intarsiato lo stemma del casato committente che viene così celebrato.

Ho voluto caratterizzare anche la scrivania con quello che negli anni è diventato quasi un mio segno distintivo: i segreti. Quest’opera ne presenta due. Sono simbolo del patto non scritto di fiducia tra artista e committente, allo stesso tempo rendono l’opera proprietà esclusiva di colui che ne conosce i segreti.

Per quanto riguarda la lucidatura, invece, è volutamente lasciata il più naturale possibile per contrastare le forme barocche esuberanti e arrivare all’equilibrio perfetto.

Le fascine – un’idea nuova per un ruolo antico

Le fascine mi sono state commissionate fornendomi come riferimento un camino in pietra serena risalente al XVII secolo, nel quale si trovava un problema da risolvere, ovvero la presenza di un trave in legno nel luogo in cui poi avrei collocato le mie fascine. Il committente richiedeva qualcosa di ornato e particolare, lasciandomi carta bianca per tutto il resto. Continua a leggere “Le fascine – un’idea nuova per un ruolo antico”